Da grande voglio fare il carcerato in Canada.
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Voi ridete, ma la frase della vignetta pare venne davvero detta da uno dei prigionieri di guerra tedeschi.
All'interno delle carceri avevano la possibilità di fare numerose attività e, nel '43, venne loro concesso di poter lavorare per alcuni giorni nelle fattorie nei pressi del carcere e col tempo la fiducia crebbe tanto che, dopo anni a stretto contatto con i contadini, alcuni carcerati venivano ritenuti parte della famiglia.
Anche nelle carceri la fiducia era alle stelle, con tanto di aneddoti in cui guardie e carcerati andavano a caccia tutti assieme appassionatamente nei boschi limitrofi o come nel caso di una guardia che diceva che durante la supervisione del lavoro sul campo, lasciava il suo fucile sul sedile del camion e spesso chiedeva a un prigioniero di spostarlo. Esatto, con il fucile carico ancora sul sedile.
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🔗 Fonte 🇬🇧
#storia #canada #prigionieri #secondaguerramondiale
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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Voi ridete, ma la frase della vignetta pare venne davvero detta da uno dei prigionieri di guerra tedeschi.
All'interno delle carceri avevano la possibilità di fare numerose attività e, nel '43, venne loro concesso di poter lavorare per alcuni giorni nelle fattorie nei pressi del carcere e col tempo la fiducia crebbe tanto che, dopo anni a stretto contatto con i contadini, alcuni carcerati venivano ritenuti parte della famiglia.
Anche nelle carceri la fiducia era alle stelle, con tanto di aneddoti in cui guardie e carcerati andavano a caccia tutti assieme appassionatamente nei boschi limitrofi o come nel caso di una guardia che diceva che durante la supervisione del lavoro sul campo, lasciava il suo fucile sul sedile del camion e spesso chiedeva a un prigioniero di spostarlo. Esatto, con il fucile carico ancora sul sedile.
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